Qual è il significato dell’ingresso di una falena in casa? Le cause possibili sono molteplici e note agli etologi, sebbene il nostro comportamento spesso non sia razionale e possa indurci ad azioni errate o basate su presupposti falsi. Di solito, le falene entrano in casa soprattutto di notte o al crepuscolo.
Questi animali esercitano un forte influsso sul folklore locale e di altri paesi, e non sempre godono di una “buona fama”, nonostante siano fondamentali per la catena alimentare e l’equilibrio tra flora e fauna. Quindi, cosa fare se una falena entra in casa?
Spesso sono considerate in modo ingiustamente negativo, perciò è bene non essere aggressivi nei loro confronti. Il motivo per cui una falena entra in casa va ricercato in contesti molto concreti e poco “immaginari”. Ma cosa fare in pratica, e cosa sono le falene dal punto di vista biologico?
Cosa sono le falene
Appartengono all’ordine dei lepidotteri, quindi sono molto diffuse in tutto il mondo e prediligono ambienti miti e poco inquinati. Per questo motivo, negli ultimi anni si è registrato un calo significativo di questi animali, che sono molto sensibili ai cambiamenti climatici e ambientali, come accennato prima.
Esistono milioni di falene in oltre 150.000 varianti. Essendo lepidotteri, fanno parte dello stesso gruppo delle farfalle, ma hanno un aspetto meno “attraente”, con colori meno vivaci e un aspetto spesso meno gradevole, poiché necessitano di mimetizzazione più che di colori sgargianti.
La loro natura le porta ad essere attive di notte, a differenza delle farfalle. Per questo motivo è raro vederle alla luce del sole. Non è raro, soprattutto in primavera, vederle attivarsi dopo una sorta di letargo invernale. La loro “esplosione” si verifica proprio durante la stagione calda.
Perché le falene entrano in casa?
Principalmente, ciò avviene a causa del loro fabbisogno: le falene sono costantemente attratte dalla luce, che le spinge verso la fonte di illuminazione, seguendo il loro istinto. Essendo insetti notturni, usano la luce riflessa dalla luna come una sorta di bussola naturale, ed è per questo che le troviamo in casa.
Le falene non distinguono la luce naturale da quella artificiale. Inoltre, si nutrono di vari elementi naturali, dai detriti organici alla lana, fino al polline, passando per il nettare di piante e fiori. Sono anche ghiotte di elementi come le farine e tutti i cibi “umani” a base di questi, come pasta, pane o biscotti.
Non sono assolutamente animali pericolosi, non mordono, non infettano e non “fanno nulla”. Come detto, la loro presenza in casa è sostanzialmente un “errore di valutazione” causato principalmente dalle illuminazioni artificiali, esterne ed interne. Per questo motivo non è necessario ucciderle, anche se ci spaventano.
Cosa fare
Semplicemente nulla nella maggior parte dei casi. È opportuno spegnere e tenere spente le luci quando possibile, e provare semplicemente ad aspettare. Le falene saranno così invogliate ad uscire, di notte, ma anche se restano in casa, con l’arrivo dell’alba basterà fornire loro una via d’uscita agevole per vederle “scappare” all’esterno.
Possiamo anche, con delicatezza e un panno umido, spostarle fuori casa; ne saranno sicuramente riconoscenti in modo indiretto. Non è comunque una condizione necessaria. Vanno sfatati molti miti legati alla loro presenza, che, come per tanti altri animali notturni, le ha viste come segno di sventura oppure identificate in spiriti trapassati o altri elementi poco “allegri”.
Le falene possono entrare in casa anche per proteggersi da alcuni predatori, altri insetti, e in generale se il tempo atmosferico cambia rapidamente. Anche in questo caso la condizione non cambia: bisogna tenere le luci spente il più possibile e non preoccuparsi assolutamente in alcun modo.
A cosa servono le falene
Hanno una grande importanza in quanto sono anche impollinatori notturni, inoltre sono, come detto, “fonte di cibo” per altri insetti e per questo vanno considerate parte dell’ecosistema. Le falene non vivono così poco come possiamo immaginare: tra stato larvale e fase adulta, una falena può vivere anche diversi mesi.
Sono animali comunque molto prolifici ed un singolo esemplare può deporre migliaia di uova nel proprio arco di vita. Tendono a prediligere gli ambienti mediamente umidi, anche se è difficile vederle prolificare in ambienti urbani, specialmente dove è presente smog o inquinamento acustico in quantità molto elevate.