Più che un semplice canone, un simbolo di bellezza e salute, la pancia piatta presenta un’immagine piuttosto standardizzata che genera un disagio anche sociale. Avere la pancia non piatta è un problema che può influire sulla fiducia e sull’autostima.
L’alimentazione ha un impatto cruciale, ma non è l’unico aspetto da considerare in modo rigido, poiché rappresenta solo una parte della soluzione a un problema dalle molteplici sfaccettature. Definire le cause della pancia prominente è fondamentale per capire come ottenere una pancia piatta.
Alcuni consigli riguardano uno stile di vita sufficientemente attivo e non vanno ignorati. Per sentirsi leggeri e in salute, la pancia piatta è un obiettivo da raggiungere in un contesto generale, non solo estetico.
Pancia (non) piatta: le situazioni
La pancia “sporgente” indica uno squilibrio nella zona addominale. Come molti mammiferi, la nostra specie accumula riserve di grasso nell’addome, essenziali per la sopravvivenza. In generale, la pancia è il luogo dove si deposita il grasso.
Obiettivo del fitness e tra i più richiesti all’inizio di un programma atletico, la pancia piatta è fondamentale, poiché un addome non perfetto può indicare non solo un’estetica sgradita, ma anche una condizione di salute non ottimale.
La forma più comune è la pancia “flaccida”, che indica uno squilibrio tra grasso consumato e accumulato. Se è più dura e localizzata, si tratta spesso di grasso viscerale, che indica uno squilibrio nella dieta e si trova nell’addome, o può essere causata da ascite, l’accumulo di liquidi.
Dimagrire
È ovvio che eliminare il peso in eccesso aiuta a ridurre la pancia e a renderla piatta. Va sfatato il mito del dimagrimento localizzato, poiché non è possibile senza influenzare l’intero organismo. Quindi, i rimedi localizzati sono da sfatare.
Non è possibile ottenere risultati forzando solo su esercizi o dieta, ma è necessario consultare uno specialista per adeguare il proprio stile di vita. In sintesi, si può mangiare “meglio” invece che meno, poiché la pancia spesso indica uno squilibrio tra i nutrienti.
Riducendo carboidrati e grassi e aumentando proteine e fibre, facendo più pasti ma meno abbondanti e prolungati, gestendo lo stress (che può influire sulla pancia) e bevendo a sufficienza, anche quando non si ha sete.
Esercizi ma non solo
È inutile concentrarsi solo sull’addome, ma è necessario evitare la sedentarietà. Gli esercizi aerobici, uniti a una dieta bilanciata, sono efficaci. Corsa, esercizi da palestra, ciclismo e nuoto hanno un notevole impatto.
È importante evitare di perdere massa muscolare, poiché il metabolismo viene modificato e favorisce l’accumulo di pancia. Per questo, è bene insistere su un apporto proteico sufficiente, riducendo i carboidrati raffinati (come pasta e pane bianco) e sostituendoli con varietà meno raffinate.
È essenziale consumare frutta e verdura, poiché oltre a stimolare il metabolismo, questi alimenti non apportano molti grassi e sono facili da controllare. Può essere utile tenere conto dell’apporto calorico e della tipologia di zuccheri che si assumono (che non vanno eliminati del tutto, ma regolamentati).
Gonfiore addominale
Il gonfiore addominale è causato non dal grasso, ma dalla presenza di gas che non vengono rilasciati o assorbiti correttamente. Se il disturbo non è cronico, la dieta è considerata la principale causa, ma se è una costante, può essere causato da vari fattori.
Celiachia, sindrome del colon irritabile, stitichezza, difficoltà respiratorie (da valutare anche l’assunzione di aria durante il sonno) e l’uso di determinati farmaci, che modificano il metabolismo. Questa non è una tematica da sottovalutare, poiché potrebbe “nascondere” altri disturbi più gravi.